Mamme perfette di figli infallibili

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Mamme perfette di figli infallibili

Se mio figlio si dimentica il libro di matematica o la penna rossa a casa è colpa mia? O meglio, è una mia responsabilità?

In questa domanda è racchiusa una visione della genitorialità che sembra avere la meglio ultimamente. Il fatto che uno dei miei figli (che ha quasi dieci anni e frequenta la quarta elementare) dimenticasse spesso il materiale a casa è stato praticamente l’unico argomento trattato durante i colloqui, che ormai si svolgono su zoom.

“Signora lei si deve assicurare che suo figlio abbia tutto il materiale che occorre per quel giorno”.

Io avevo adottato un altro metodo. Dopo cena scattava il dialogo di routine:

“Avete preparato gli zaini per domani?”

“Ehm, no…”

“Andateli subito a preparare!”

E dopo un po’:

“Allora avete fatto gli zaini?”

“Sì mamma.”

“Avete preso tutto?”

“Sì”.

Finito. Incredibilmente mi fidavo di loro. Alla luce di quanto detto dalle maestre ho sbagliato. Dovevo puntare la luce da terzo grado e ispezionare gli zaini, orario alla mano, aprire astucci per controllare penne, matite, colla con la scrupolosità di un secondino che perquisisce una cella.

Perché se mio figlio dimentica il libro è colpa mia, non sua a quanto pare.

I nostri figli non vengono più ritenuti responsabili di niente, noi genitori e in particolare noi madri siamo diventate una specie di super segretarie. Il nostro compito è quello di fare in modo che loro siano infallibili, che abbiano fatto tutti i compiti e che non dimentichino niente.

Inoltre, come un campione che si appresta a partecipare alle olimpiadi, devono mangiare sempre come in un ristorante stellato.

Se la mensa non è buona, (sempre secondo i bambini che, non sia mai imparassero ad adattarsi al cibo che non ha preparato mammà), ci sganciamo e prepariamo loro il pasto. E il panino non va bene (neanche uno di tutto rispetto con prosciutto di parma e mozzarella di bufala).

“Ma poverino, mica può mangiare freddo?”.

E così ci alziamo alle sei di mattina per partecipare a questa gara tra madri su chi cucinerà il pasto da asporto più nutriente e buono, risposto in costosi thermos autoriscaldanti.

Io posso dire che non intendo partecipare a questa gara. Rivendico di essere la mamma imperfetta di figli che sbagliano e che, forse, in questo modo potranno diventare dei ragazzi autonomi.

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