Ogni anno migliaia di donne e di coppie in Italia devono affrontare il lutto perinatale. Pur essendo un fenomeno frequente, questo dolore è ancora un tabù nel nostro Paese.
Tra strutture sanitarie inadeguate, personale poco formato e scarsa consapevolezza sociale, questo lutto ha spesso difficoltà a venire elaborato e puo diventare un trauma nella vita di molte donne
Abbiamo incontrato Claudia Ravaldi, medico psichiatra e psicoterapeuta e fondatrice dell’Associazione Ciao Lapo, un’organizzazione che dal 2006 ha lo scopo di accompagnare le coppie che si trovano confrontate a questa situazione difficile; ma che vuole anche dare voce e diritto di cittadinanza al lutto perinatale per fare uscire le donne dal senso di solitudine che molto spesso risentono nel vivere questa esperienza.
“ primo, grande vuoto, è quello lasciato da un figlio atteso, percepito e vissuto, che viene a mancare ancor prima di essere stato abbracciato.
Il secondo, desolante vuoto, quello scientifico e sociale, che accompagna troppo spesso i genitori che perdono un figlio in epoca perinatale: noi genitori senza figlio precipitiamo in una dimensione parallela, e sembriamo essere riabilitati (con riserva sulla nostra salute psichica) solo dopo la nascita di un ulteriore bambino. La pressione di questo vuoto, così stridente se paragonata all’esigenza di tempi e spazi per vivere ed elaborare il lutto, può notevolmente peggiorare l’evoluzione delle cose, e può contribuire allo sviluppo di malattie psichiche importanti (lutto complicato).”