
La domanda più difficile di tutte…
Mi chiamo Orsola Severini, sono una mamma di tre figli, un’autrice di romanzi e un’insegnante di francese per stranieri. Oggi mi piace definirmi anche una femminista, anche se per me il percorso verso il femminismo è stato lento e tardivo.
Ecco dove puoi acquistare i miei libri:
https://amzn.eu/d/grfWzSU (Il Consolo edito da Fandango Libri)
Arripizzari Tessitrici di storie – lecommariedizioni.it (Il mio racconto Yesterday contenuto nell’antologia Arripizzari – Tessitrici di storie edito da Le Commari)
Odio il mio nome e vorrei tanto essere una Francesca qualsiasi.
Ho superato da poco i 40 anni ma ho ancora la testa della ragazzina che andava in giro con il walkman autoreverse e lo zaino Invicta portato su una sola spalla per sembrare più figa. Sono nata a Roma in una famiglia di sinistra in cui dovevo guardarmi Sanremo di nascosto, figlia unica di padre calabrese e madre francese. Ho avuto la fortuna di avere dei genitori straordinari che mi hanno insegnato a volare alto e non darmi pena per le piccole cose senza importanza.
Mi sono laureata in Storia Contemporanea alla Sorbonne senza sapere perchè. Dopo aver visto I Diari della Motocicletta ho voluto emulare Che Guevara e ho trascorso un paio d’anni in America Latina (Argentina, Peru, Cile, Ecuador..) come volontaria, ma non ho scatenato la rivoluzione. La salmonella e i pidocchi mi hanno subito dato nostalgia della mia vita radical chic tra Trastevere e i Parioli.
Di ritorno a Roma ho conosciuto mio marito Marco Spagnoli nel quale ho riconosciuto le mie stesse fragilità e con cui ho compiuto l’atto più rivoluzionario di tutti: abbiamo fatto tre figli in totale contro-tendenza demografica. A 27 anni, quando le mie amiche andavano in giro a fare master e sperimentavano i primi siti di internet dating, io cambiavo pannolini e mi tiravo il latte, e ne ero felicissima. Ma, “non si può avere tutto”, me lo sono sentita ripetere continuamente e la mia vita professionale è stata piuttosto mediocre.
Ho lavorato per qualche anno nel settore marketing-comunicazione ma, lo sappiamo, il nostro non è un paese per mamme e con due figli piccoli ho cambiato lavoro, sono diventata… una Office Manager part time, cioè una segretaria multiuso, anche se il titolo lo fa sembrare più figo. E poi andavo in ufficio con tailleur e tacco alto, mascherata da donna realizzata, un po’ come nelle pubblicità dei collants.
Nel 2016 ho dovuto affrontare un aborto terapeutico perchè il mio terzo bambino aveva patologie incompatibili con la vita, un dolore immenso e incolmabile al quale penso ancora ogni giorno. In questa terribile esperienza mi sono scontrata contro il muro dell’obiezione di coscienza. Ho raccontato questa terribile esperienza nel mio primo romanzo Il Consolo edito da Fandango Libri nel 2021.
A febbraio 2022 viene pubblicato un mio racconto intitolato Yesterday, nell’antologia di autrici femminili Arripizzari edito da Le Commari Edizioni.
Meno di due anni dopo nasce Alice, la bambina della consapevolezza. Quando, all’età di un anno, contrae la malattia di Kawasaki decido di lasciare un lavoro che non mi piace, di togliere la maschera della presunta donna in carriera che riesce a gestire lavoro, figli, matrimonio, forma fisica e quant’altro senza sforzi. Premo sul tasto reset e cerco di rispondere alla domanda di cui sopra.
Chi sono? Ancora non lo so, ma lo sto scoprendo.